Ucraina aderisce a Statuto della Corte come chiedemmo al Governo, al Parlamento e al Ministero degli Esteri a Kyiv 16 mesi fa durante la nostra missione

«Nella settimana del 25 aprile 2023 andammo in Ucraina con la proposta al Governo di Kyiv di aderire pienamente alla Corte Penale Internazionale. – Così in una nota gli storici esponenti radicali Igor Boni, Giulio Manfredi e Silvja Manzi – Il documento che consegnammo e discutemmo al Ministero degli Esteri e che promuovemmo durante gli incontri istituzionali con parlamentari di maggioranza e opposizione, nonché con membri del Governo, si intitolava: “I principi dello Stato democratico di diritto sono meglio tutelati con l’adesione piena dell’ucraina allo Statuto della Corte Penale Internazionale, ma sono significative anche le ragioni di opportunità politica”.
Trovammo, oltre la sorpresa dei nostri interlocutori che per la prima volta vedevano una forza politica di un altro Paese chiedere questo passo ufficiale al Governo di Zelensky, la piena disponibilità a discuterne e in alcuni casi il pieno sostegno. Negli incontri con giornalisti e durante le interviste ribadimmo come questa scelta dell’Ucraina sarebbe stata un passo decisivo di avvicinamento all’Europa, alla NATO, al futuro democratico e di pace che non potrà mai nascere senza che la giustizia internazionale faccia il suo corso.
Oggi l’Ucraina ha deciso di diventare il 125° Paese che ratifica lo Statuto di Roma ed entra a pieno titolo tra chi chiede che il diritto internazionale viva e vivano le ragioni di giustizia e di rispetto dei cittadini, degli Stati, delle Istituzioni.
Non crediamo ovviamente che tutto questo sia avvenuto grazie al nostro intervento – concludono i tre esponenti radicali – ma siamo fieri di avere costruito un frammento di percorso nella direzione giusta.»