“3 semplici domande alla Sindaca Sara Funaro, con l’invito a recarsi nella capitale ucraina dato che Firenze ha un gemellaggio con Kyiv”

“Apprendiamo da notizie stampa che si è tenuta in Comune a Firenze, in Sala Macconi, una conferenza stampa nella quale il sindaco di Beslan, Khariton Tatrov, e il vicesindaco della città della Federazione russa hanno incontrato la capo gabinetto della sindaca, il presidente del consiglio comunale oltre che il consigliere Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune. Palagi, nelle dichiarazioni ufficiali rilasciate pubblicate sul sito del Comune, riesce a non citare nulla dell’aggressione criminale e assassina della Russia in Ucraina. Per altro nel testo pubblicato, in nome della pace e dell’amicizia tra i popoli, si fa riferimento malauguratamente a un solo altro esempio che è quello dell’incontro tra la città di Firenze e “una Municipalità della Repubblica popolare cinese”. E come si sa la Cina è un limpido esempio di pace e fratellanza. Pare quasi che per questa amministrazione di Firenze valga più il rapporto con i carnefici, con gli aggressori, con le dittature, che con le democrazie, le vittime e gli aggrediti.
È un fatto che Firenze non ha inviato nessuno dei suoi rappresentanti alla commemorazione dell’Holodomor una settimana fa e non si trovano dichiarazioni di condanna negli ultimi mesi della Sindaca contro quanto ogni giorno accade in Ucraina. Parliamo di una città che è gemellata con Kyiv dal 1967!
Quindi tre semplici domande alle quali vorremmo avere cortese risposta:

  1. la Sindaca concorda con la totale assenza di qualsivoglia riferimento ai crimini russi in ucraina dopo l’incontro tenuto nel Comune di Firenze?
  2. Perché il comune non ha partecipato alla commemorazione del genocidio dell’Holodomor in sostegno al popolo ucraino?
  3. Corrisponde al vero che all’incontro erano presenti due esponenti di una associazione filorussa che sostiene il regime di Putin?

Infine un invito alla Sindaca: si rechi a Kyiv come atto concreto di vicinanza alla città con cui è attivo un gemellaggio. La accompagniamo volentieri”.

La foto è tratta da “Firenze e diintorni”