Dichiarazione di Igor Boni e Federica Valcauda (Coordinatore e tesoriera di Europa Radicale):

Il Presidente Mattarella ha firmato, segnalando aspetti critici, la legge che reintroduce il 4 ottobre come festa nazionale in onore di San Francesco. Sarebbe ora che nel nostro Paese prendesse forma un Campo LAICO. Per questo facciamo appello alle associazioni, alle forze politiche di ogni schieramento, ai singoli cittadini affinché sostengano la nostra proposta di istituire nuovamente Il XX Settembre come festa nazionale. La laicità dello Stato è condizione imprescindibile per una democrazia, anche se pare molti l’abbiano dimenticato a cominciare da un Parlamento che mentre instituisce il 4 ottobre (san Francesco) come festa religiosa nazionale non si pone nemmeno l’interrogativo se ripristinare la festa laica per eccellenza, il 20 settembre. La laicità garantisce tutti, credenti in qualsiasi fede, agnostici e non credenti e il XX Settembre, anniversario della Breccia di Porta Pia del 1870, fu per decenni una ricorrenza civile italiana molto importante, simbolo dell’unificazione nazionale e della fine dello Stato Pontificio. Dal 1895 fu istituita come “festa civile nazionale” in nome della laicità dello Stato. Cancellata dal regime fascista nel 1929 fu abolita per legge nel 1949 in nome della riconciliazione tra Stato e Chiesa Cattolica. Ma la laicità è un pezzo imprescindibile delle fondamenta dello Stato democratico, non è di destra, centro o sinistra; è premessa del vivere civile e il XX Settembre rappresenta la nascita dello Stato italiano e quindi quello che oggi siamo. Non dimentichiamolo e suggelliamolo con una festa nazionale. 

La petizione di Europa Radicale al Parlamento alla quale chiediamo di aderire.

“Egregi onorevoli e senatori,
con la presente petizione chiediamo che venga nuovamente istituita la festa nazionale del XX Settembre, per ricordare a tutti i cittadini italiani quali siano le fondamenta del nostro Paese. Fondamenta laiche che prevedono una netta separazione tra Stato e Chiese. Fu il regime fascista a cancellare questa ricorrenza che merita oggi di tornare a essere festa nazionale, non in contrasto con le altre tante festività religiose che commemoriamo annualmente ma perché per ciascun cittadino la laicità dello Stato è una garanzia di libertà da preservare. Oggi questa ricorrenza dimenticata dai più deve, a nostro avviso, tornare a essere festa nazionale poiché in quella data di 145 anni fa è nata l’Italia, è nata l’Italia laica.
Facciamo appello a tutti, nessuno escluso, giacché la laicità dello Stato e l’approccio laico alla politica e alla società garantiscono ciascun cittadino di qualsiasi religione così come gli agnostici e gli atei e dovrebbero essere prerogative generali e non certo di una parte contro un’altra”.