Chiediamo al sindaco di negare l’utilizzo parco comunale e al Prefetto di Udine di vietare LA proiezione documentari di Russia Today. Invitiamo i cittadini a inviare PEC o mail a Prefetto, Sindaco, ministro Interno e Presidenza Repubblica.

COMUNICATO STAMPA

Propaganda filorussa vietata/Europa Radicale: Da Mosca è stato il chiesto il bis a Udine della proiezione di documentari filorussi. 

Chiediamo al sindaco di negare l’utilizzo parco comunale e al Prefetto di Udine di vietare LA proiezione documentari di Russia Today. Invitiamo i cittadini a inviare PEC o mail a Prefetto, Sindaco, ministro Interno e Presidenza Repubblica.

Sabato 5 aprile, alle ore 20:00, presso il parco Ardito Desio di Udine, è prevista ina nuova proiezione di “Maidan: la strada verso la guerra” e di “I bambini del Donbass”. 

Entrambi i docu-film sono stati prodotti da Russia Today (oggi RT) , l’emittente di stato russa, che è sottoposta a sanzioni dal 1° marzo 2022 in tutto il territorio dell’Unione Europea, con il divieto assoluto di trasmissione dei suoi programmi e delle sue produzioni, in qualunque forma e contesto. Il Regolamento UE 2022/350 del 1 marzo 2022 (direttamente applicabile in Italia), all’articolo 12, dispone che: “È vietato partecipare, consapevolmente e intenzionalmente, ad attività aventi l’obiettivo o l’effetto di eludere i divieti di cui al presente regolamento, anche agendo come sostituto per le persone fisiche o giuridiche, le entità o gli organismi” (ossia Russia Today e Sputnik, ndr).

Laura Botti, Giulio Manfredi e Federica Valcauda (Europa Radicale):

Alcuni giorni fa la direttrice di Russia Today, Margarita Simonyan, ha fatto un post su Telegram rallegrandosi per la recente proiezione a Udine dei suoi due prodotti di propaganda e chiedendo il bis. Detto fatto: i putiniani di Udine hanno organizzato un nuovo evento, questa volta in un luogo pubblico, di proprietà del Comune di Udine. Oltre agli interventi di Lorusso e Lucidi, questa volta è previsto anche l’intervento di Ekaterina Yakovleva, caporedattrice di RT. 

Oggi abbiamo inviato una PEC  per chiedere al sindaco di Udine di negare l’utilizzo del parco comunale per la proiezione di sedicenti “docufilm” vietati in tutta Europa (Udine compresa) da tre anni. 

E per chiedere nuovamente al Prefetto di Udine di intervenire per fare rispettare i regolamenti europei, Ribadiamo che il regolamento UE è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno Stato membro (art.288 TFUE), determinando una limitazione di sovranità ai sensi dell’art. 11 della Costituzione italiana.

Lanciamo un forte appello alle associazioni degli ucraini in Italia ma anche ai cittadini che intendono reagire alla violazione continuata ed aggravata delle leggi europee affinché inviino PEC e mail al Sindaco e al Prefetto di Udine (e per conoscenza al Ministro degli Interni e al Presidente della Repubblica) per richiedere il rispetto del chiaro ed inequivocabile divieto di diffusione dei materiali di Russia Today, in qualunque forma e in qualunque contesto.

Di seguito il testo della PEC inviata oggi dai tre militanti radicali:

Prefetto di Udine

protocollo.prefud@pec.interno.it

prefettura.udine@interno.it

Sindaco del Comune di Udine

protocollo@pec.comune.udine.it

sindaco@comune.udine.i

Per conoscenza

Ministro dell’Interno

gabinetto.ministro@pec.it

Presidente della Repubblica 

protocollo.centrale@pec.quirinale.it

Abbiamo appreso dai social che sabato  5 aprile 2025, presso il parco comunale Ardito Desio di Udine è prevista una nuova proiezione di: “Maidan: la strada verso la guerra” e di “I bambini del Donbass”. Entrambi i docu-film sono stati prodotti da Russia Today(oggi RT) , l’emittente di stato della Federazione Russa.

Premesso che:

– il Parco Ardito Desio è un luogo pubblico

– l’accesso all’evento è aperto a tutti senza limitazioni e senza obbligo di prenotazione

– il l Regolamento UE 2022/350 del 1 marzo 2022 vieta la diffusione di programmi e prodotti di Russia Today e Sputnik, in tutto il territorio dell’Unione Europea;

– il medesimo Regolamento all’articolo 12, dispone che: “È vietato partecipare, consapevolmente e intenzionalmente, ad attività aventi l’obiettivo o il risultato di eludere i divieti di cui al presente regolamento, anche partecipandovi senza perseguire deliberatamente tale obiettivo o risultato, ma sapendo che tale partecipazione può avere tale obiettivo o risultato e accettando questa possibilità”;

– il regolamento UE è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno Stato membro (art.288 TFUE), determinando una limitazione di sovranità ai sensi dell’art.11 della Costituzione italiana;

– entrambi i “documentari” citati, sono in realtà filmati di propaganda che distorcono pesantemente la realtà storica e fattuale, in particolare il documentario “I bambini del Donbas” spaccia per missione umanitaria quello che è un vero e proprio sequestro di massa di bambini ucraini, azione condannata dall’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa come atto di genocidio, e per la quale la Corte Penale Internazionale dell’Aia ha emesso, il 17 marzo 2023, un mandato di cattura internazionale nei confronti di Vladimir Putin e di Maria Alekseevna Lvova-Belova, sedicente “commissaria per i diritti dei bambini in Russia”;

– la Federazione Russa, tramite le suddette emittenti, sta conducendo una “sistematica campagna internazionale di disinformazione, manipolazione e distorsione dei fatti nell’intento di rafforzare la sua strategia di destabilizzazione sia dei Paesi limitrofi che dell’Unione Europea e dei suoi Stati membri” (considerando n. 6 del Regolamento 350/2022)

Tutto ciò premesso,

– chiediamo al Sindaco di Udine di negare la concessione dello spazio pubblico per la proiezione di produzioni di Russia Today vietate in tutta l’Unione Europea, in qualsiasi forma e in qualsiasi contesto;

– chiediamo, altresì e comunque, al Prefetto di Udine di intervenire urgentemente per vietare la proiezione dei docu-film “Maidan, la strada verso la guerra” e “I bambini del Donbass”, prevista per sabato 5 aprile nel territorio del Comune di Udine.

Certi di un pronto riscontro, inviamo cordiali saluti