Dino Rinoldi e Giulio Manfredi (Europa Radicale):
Leggiamo sui giornali fantasiose interpretazioni dello Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale, secondo cui Vladimir Putin godrebbe, in quanto capo di Stato, dell’immunità diplomatica e potrebbe, quindi, tranquillamente, partecipare a un eventuale faccia a faccia con Zelensky a Ginevra.
Tutto falso: la Svizzera è uno dei Paesi fondatori della Corte Penale Internazionale e, quindi, dovrebbe arrestare Putin non appena sceso dalla scaletta dell’aereo.
Lo diciamo pur consapevoli di essere cittadini di uno Stato il cui governo ha già prodotto nei mesi scorsi una serie di aberrazioni giuridiche. Ricapitolando:
– il Ministro della giustizia Nordio dimentica da anni in un cassetto il progetto di Codice dei crimini internazionali elaborato dalla Commissione Palazzo/Pocar per dare attuazione alla collaborazione italiana con la Corte penale internazionale (CPI);
– Ancora il Ministro Nordio dimentica di occuparsi del caso al-Masri, benché arrestato dalla polizia italiana su mandato della CPI, accampando tra l’altro questioni di comprensione linguistica della documentazione internazionale;
– Ancora il governo italiano dimentica di fare fronte alle proprie responsabilità, non sottolineandole nel caso della pur tramontata ipotesi di un vertice a Roma sull’Ucraina con la conseguente necessità di dare corso alla procedura di applicazione del mandato d’arresto adottato dalla CPI nei confronti di Vladimir Putin (e di altri cinque esponenti del regime russo);
– Sempre il Ministro Nordio dimentica di dar corso alla procedura di applicazione del mandato d’arresto adottato dalla CPI nei confronti di Vladimir Putin e di altri cinque esponenti del regime russo;
– Il Ministro degli affari esteri Tajani, invece, si attiva per sostenere, sulla base di un fantomatico parere di esperti, che Capi di Stato o di Governo esteri (Putin e Netanyahu nel caso) oggetto di mandato d’arresto della CPI godono di immunità finché in carica. E ignora che gli articoli 27 e 98 dello Statuto di Roma istitutivo della CPI impediscono agli Stati membri della Corte di considerare applicabile sul proprio territorio siffatta immunità.
Insomma: Stato di diritto addio? Inutilità del diritto internazionale? O dobbiamo parlare, più esplicitamente, di aperta connivenza con Mosca? E’ Trump a fare da modello o, come spesso è accaduto in passato, è l’Italia che continua a fare (cattiva) scuola, da cent’anni a questa parte, a tutto il mondo?
D’altronde, fu Mussolini a presentare le sue guerre coloniali di aggressione come “guerre di difesa”. Putin non ha inventato nulla!