“Le recenti dichiarazioni della portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, rappresentano un pericoloso salto di qualità della propaganda russa in Italia – hanno dichiarato Igor Boni e Federica Valcauda (Europa Radicale) – perché per la prima volta un esponente di primo piano del regime di Putin si rivolge direttamente ai cittadini italiani, facendo leva sulla classica domanda retorica, peraltro di fonte mussoliniana, “Volete burro o cannoni?!”, nella fattispecie “Volete che lo Stato italiano investa in interventi di risanamento e conservazione del patrimonio edilizio o in armamenti??”.
Occorrerebbe forse ricordare alla Zakharova che la Russia è l’ultimo Paese al mondo che ha il diritto di fare simili domande, visto che ormai quella russa è un’economia di guerra, con gran parte delle risorse investite nello sforzo bellico in Ucraina, a detrimento degli interventi economici per le fasce più deboli della popolazione. Detto questo, è evidente il tentativo di aizzare i cittadini italiani meno informati e più bisognosi non solo contro il governo italiano ma anche contro tutti coloro, noi in prima fila, che chiedono che l’Italia si doti finalmente di strumenti di difesa all’altezza del pericolo russo, coordinandosi naturalmente con gli altri Stati europei per sfruttare le sinergie ed evitare le diseconomie e i doppioni.
E’ facilmente prevedibile che le dichiarazioni del Cremlino sulla falsariga di quelle della Zakharova saranno sempre più numerose nel futuro, accompagnando quella che noi di Europa Radicale abbiamo definito “la peste putiniana”, cioè l’espandersi in tutta Italia di eventi – eterodiretti da Mosca – in cui sono proposti docufilm e materiali di propaganda russa prodotti da RT (ex Russia Today), espressamente vietati dal Regolamento Europeo n. 350/2022.
Il prossimo evento filoputiniano sarà a Grottammare (AP), il 9 novembre, addirittura con il patrocinio del Comune. Abbiamo inviato, come per tutti gli altri eventi filoputiniani passati, diffide tramite PEC a Prefetto e Questore di Ascoli Piceno e al sindaco di Grottammare affinché intervengano, nell’ambito delle rispettive competenze, perché sia rispettato il Regolamento Europeo, che è direttamente vigente in tutta l’Unione Europea, Grottammare compresa. Abbiamo richiesto, anche formalmente, al Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, di inviare a tutti i Prefetti una circolare ad hoc per il puntuale e rigoroso rispetto del Regolamento Europeo.
