SI alla libertà di manifestazione, NO alla proiezione di materiali di propaganda putiniana vietati in tutta Europa.
Nuovo appello ai cittadini: inviate PEC e mail a Prefetto e Ministro Interno (e per conoscenza a Presidente Repubblica).

Laura Botti, Giulio Manfredi e Federica Valcauda:

Lo ripetiamo: difenderemo sempre la libertà di espressione e di manifestazione non violenta, debitamente autorizzata, di chiunque e dovunque (mentre i filoPutin italiani non hanno mai speso una parola contro la feroce repressione in Russia di qualsiasi voce discordante da Putin); chiederemo sempre che sia rispettato dovunque e da chiunque il Regolamento UE 2022/350 del 1° marzo 2022 (direttamente applicabile in Italia), che prevede il divieto assoluto di trasmissione dei programmi e dei materiali di Russia Today (oggi RT) in tutta l’Unione Europea, Udine compresa. Ricordiamo, in particolare, che all’articolo 12, il regolamento dispone che: “È vietato partecipare, consapevolmente e intenzionalmente, ad attività aventi l’obiettivo o l’effetto di eludere i divieti di cui al presente regolamento, anche agendo come sostituto per le persone fisiche o giuridiche, le entità o gli organismi” (ossia Russia Today e Sputnik, ndr).

Ciò debitamente premesso, rispetto alla manifestazione che i filorussi hanno confermato per sabato a Udine, il nostro unico intento è quello di far rispettare il divieto di proiezione dei due sedicenti “docu-film” di Russia Today. Ci appelliamo ancora una volta ai cittadini affinché mandino PEC o mail al prefetto di Udine, ma anche al ministro dell’Interno affinché emani una circolare per i Prefetti di tutta Italia, che rammenti loro il compito di far rispettare il regolamento europeo nei territori di loro competenza. E invitiamo a inviare PEC e mail, per conoscenza, anche al Presidente della Repubblica, che è attualmente l’unica istituzione italiana che si è espressa chiaramente, a più riprese, contro la minaccia mortale che Putin rappresenta, qui ed ora, per l’intera Unione Europea. Proprio il Presidente della Repubblica è garante della Costituzione che noi intendiamo rispettare nel suo complesso e non ad articoli alterni, come invece fanno i filoputiniani, i quali mascherano da battaglia per la libertà di espressione – che come abbiamo ribadito non è mai stata messa in discussione – il loro tentativo di far circolare nel nostro Paese la propaganda di regime del Cremlino che ha come obiettivo la giustificazione di crimini di guerra e contro l’umanità.

Testo della PEC inviata oggi dai tre militanti radicali

Al Prefetto di Udine
protocollo.prefud@pec.interno.it
prefettura.udine@interno.it
Al Ministro dell’Interno
gabinetto.ministro@pec.interno.it
caposegreteria.ministro@interno.it

per conoscenza
Al Presidente della Repubblica
protocollo.centrale@pec.quirinale.it

Abbiamo appreso dai social che sabato 5 aprile 2025, a Udine, nel corso di una manifestazione intitolata “No al riarmo europeo”, convocata alle ore 20:00 c/o Parco Ardito Desio, è stata annunciata la proiezione di: “Maidan: la strada verso la guerra” e di “I bambini del Donbass”. Entrambi i docu-film sono stati prodotti da Russia Today (oggi RT) , l’emittente di stato della Federazione Russa.

Premesso che:
– il Parco Ardito Desio è un luogo pubblico il cui utilizzo per la manifestazione suddetta è stato negato recentemente dal Comune di Udine;
– l’accesso all’evento è aperto a tutti senza limitazioni e senza obbligo di prenotazione;
– il l Regolamento UE 2022/350 del 1 marzo 2022 vieta la diffusione di programmi e prodotti di Russia Today e Sputnik in tutto il territorio dell’Unione Europea;
il medesimo Regolamento, all’articolo 12, dispone che: “È vietato partecipare, consapevolmente e intenzionalmente, ad attività aventi l’obiettivo o il risultato di eludere i divieti di cui al presente regolamento, anche partecipandovi senza perseguire deliberatamente tale obiettivo o risultato, ma sapendo che tale partecipazione può avere tale obiettivo o risultato e accettando questa possibilità”;
– il regolamento UE è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno Stato membro (art.288 TFUE), determinando una limitazione di sovranità ai sensi dell’art.11 della Costituzione italiana;
– entrambi i “documentari” citati, sono in realtà filmati di propaganda che distorcono pesantemente la realtà storica e fattuale, in particolare il documentario “I bambini del Donbas” spaccia per missione umanitaria quello che è un vero e proprio sequestro di massa di bambini ucraini, azione condannata dall’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa come atto di genocidio, e per la quale la Corte Penale Internazionale dell’Aia ha emesso, il 17 marzo 2023, un mandato di cattura internazionale nei confronti di Vladimir Putin e di Maria Alekseevna Lvova-Belova, sedicente “commissaria per i diritti dei bambini in Russia”;
– la Federazione Russa, tramite le suddette emittenti, sta conducendo una “… sistematica campagna internazionale di disinformazione, manipolazione e distorsione dei fatti nell’intento di rafforzare la sua strategia di destabilizzazione sia dei Paesi limitrofi che dell’Unione Europea e dei suoi Stati membri…” (punto n. 6 del Regolamento 350/2022).

Tutto ciò premesso,
– chiediamo al Prefetto di Udine di intervenire urgentemente per vietare la proiezione dei succitati docu-film “Maidan, la strada verso la guerra” e “I bambini del Donbass”, prevista per sabato 5 aprile nel territorio del Comune di Udine;
– chiediamo al Ministro dell’Interno di intervenire urgentemente sia per il rispetto del regolamento europeo di cui in premessa nel territorio del Comune di Udine, sia, in generale, per il rispetto di tale regolamento in tutta Italia; sarebbe quanto mai utile, al riguardo, l’invio di una circolare ad hoc a tutti i Prefetti.

Certi di un pronto riscontro, inviamo cordiali saluti,

Laura Botti, Giulio Manfredi, Federica Valcauda
Europa Radicale