di Rossella Gigli

L’aveva dichiarato già nel maggio 2021, a poco meno di un anno dalla tristemente nota data del 22 febbraio 2022: “Abbiamo assistito a un’ondata di disinformazione proveniente dall’esterno dell’Europa, così come dall’interno dei nostri confini, che ha preso di mira l’UE spesso per motivi economici, politici o di propaganda da parte di Russia e Cina”. Queste le parole di Věra Jourová, politica ceca che dal 1º dicembre 2019 è vicepresidente della Commissione europea responsabile per coordinare le politiche sui valori e la trasparenza, nell’ambito della commissione von der Leyen.
“Le fake news hanno circondato persino l’epidemia di coronavirus. Quando i primi aiuti sono arrivati da Paesi extracomunitari, si è cercato di esaltare gli sforzi di Cina e Russia, spesso ritratti come “gli unici ad aiutare l’Italia, abbandonata dall’Europa”. Il terreno della guerra che tra una settimana celebra il suo lugubre secondo anniversario, insomma, si stava preparando con una robusta concimazione a base di notizie false, tendenziose e propagandistiche.
I dati raccolti dalla task force EUvsDisinfo per contrastare la disinformazione mostravano allora come i siti web pro-Cremlino avessero compilato un elenco di Paesi ostili alla Russia, identificati come “nemici della Russia”. Un elenco costantemente aggiornato e soggetto a cambiamenti a seconda dell’argomento delle fake news. Tra i Paesi presi di mira: Polonia, Stati Uniti, Stati baltici, Repubblica Ceca e Ucraina.
“La disinformazione mina le istituzioni democratiche – avvertiva nel 2021 la Jourová – influenza il voto dei cittadini e mette in discussione la convivenza nelle società europee […] Sono certa che diverse tornate elettorali europee sono state influenzate da campagne esterne”. Un’analisi che è stata ed è impietosamente confermata dalla storia recente.
Non è dunque un caso se, in vista delle prossime elezioni europee, la stessa vicepresidente della Commissione europea abbia lanciato un “Democracy Tour” con l’obiettivo di combattere la disinformazione, promuovendo la trasparenza e il fact-checking come pilastri fondanti per la difesa della democrazia.
Il tour della Jourová toccherà diverse tappe, con visite in 14 Stati membri. Lo scorso 7 marzo è stata la volta dell’Italia: qui Věra Jourová ha incontrato il ministro degli Affari europei, Raffaele Fitto, il presidente dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, Agcom, il sottosegretario di Stato per l’informazione, nonché il direttore generale dell’Agenzia nazionale per la sicurezza informatica. L’obiettivo generale di questo “Democracy Tour” è quello di “scambiare opinioni su come proteggere al meglio le elezioni dalla disinformazione e dalle interferenze straniere, in particolare nel periodo che precede le europee di giugno”.
L’avanzata di forze nazionaliste e filoputiniane in diversi Stati membri è motivo di preoccupazione. Qualche giorno dopo la sua visita in Italia, rispondendo a un question time al Parlamento, la vicepresidente ha affermato: “Nei Paesi membri ci sono persone e partiti politici che diffondono falsità sulla guerra della Russia in Ucraina. Putin ha bisogno di bocche che parlino le nostre lingue, e quindi utilizza i collaboratori volenterosi di ciascuno Stato membro […] Noi vediamo che ci sono certe forze che approfittano della situazione di incertezza e saltano sul carro della propaganda russa. Noi dobbiamo spiegare ai cittadini cosa sta succedendo, cosa sta succedendo in Ucraina, e perché è necessario che si faccia un fronte unico”.
Insomma, se un tempo lo spettro che si aggirava per l’Europa era quello di una lotta di classe che mirava a sovvertire il predominio dei pochi sui molti, oggi è la democrazia, cioè il governo di tutti, a dover girare in tournée, minacciata da spettri molto tangibili che rischiano di minarla dalle fondamenta.

Fonti:
European Commission Vice-President Věra Jourová meets IDMO
Elezioni europee: la vicepresidente della Commissione Jourova oggi in Italia per il suo “tour della democrazia”
Jourova, “Lega? Alcuni saltano sul carro della propaganda russa”
Jourova (EU): fake news, a weapon against democracy. Citizens must be protected
Věra Jourová, Vice-Presidente Commissione europea (2019-2024), Valori e trasparenza