Forum delle Associazioni Ucraine: «Non diventate complici dell’aggressore russo! Non legalizzate la politica criminale del Cremlino!»

Roma, 13 luglio 2025 – Il Presidente del Congresso Mondiale degli Ucraini Pavlo Grod e 36 associazioni di Ucraini in Italia hanno sottoscritto, durante il Forum delle Associazioni Ucraine in Italia che si è svolto ieri a Roma, una lettera aperta alle istituzioni italiane chiedendo di annullare l’esibizione del sostenitore del genocidio russo in Ucraina, l’amico e collaboratore di Vladimir Putin Valery Gergiev, prevista a Caserta per il prossimo 27 luglio.
La richiesta sostiene l’Appello di Europa Radicale che sta raccogliendo numerose adesioni nel mondo accademico, politico e della società civile.
Europa Radicale ha annunciato di stare acquistando biglietti del concerto di Gergiev per portare l’iniziativa nonviolenta all’interno della manifestazione qualora non venisse annullata.

Di seguito la lettera aperta del Congresso Mondiale degli Ucraini

Al ministro della Cultura, Alessandro Giuli
Al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca
Al direttore di Scabec-Società Campana Beni Culturali, Luigi Riccio
Al sindaco del Comune di Caserta, Carlo Marino
Al direttore artistico di Un’Estate da RE, Antonio Marzullo
Alla direttrice della Reggia di Caserta, Tiziana Maffei
Al presidente dell’Orchestra Filarmonica “Giuseppe Verdi” di Salerno, Domenico Procida

Egregi Signori,

nell’ambito della rassegna Un’Estate da RE, che si svolgerà in un palcoscenico d’eccezione quale la magnifica Reggia di Caserta, patrimonio UNESCO, il prossimo 27 luglio è prevista l’esibizione del direttore d’orchestra, esponente del regime russo, Valery Gergiev.

Gergiev tornerebbe a dirigere un’orchestra in Italia dopo la sua ultima esibizione avvenuta, che combinazione, il 23 febbraio 2022, un giorno dopo l’invasione su larga scala dell’Ucraina da parte della Russia. Dopo di allora mai più. Come mai? A differenza di suoi colleghi russi, Gergiev non solo non ha mai preso le distanze dal regime, non solo non ha mai condannato l’aggressione genocidiaria russa ma è a tutti gli effetti solidale con la politica guerrafondaia di Vladimir Putin. È persino soggetto a sanzioni da parte del Canada. Per queste ragioni hanno ritirato le loro collaborazioni con Gergiev la Scala di Milano, l’Orchestra Filarmonica di Rotterdam, la Carnegie Hall di New York, la Filarmonica di Vienna, la Verbier Festival Orchestra, la Filarmonica di Monaco, l’Accademia reale svedese di musica tra gli altri. Gergiev è persona non grata nei teatri occidentali.

E per questo il vostro invito a Valery Gergiev ha destato scalpore in tutto il mondo libero: il New York Times, la BBC, il Times, solo per citare alcuni tra i più autorevoli, ne stanno parlando. La Commissione Europea ha dovuto ribadire che i “palcoscenici europei non dovrebbero dare spazio agli artisti che sostengono la guerra di aggressione in Ucraina”. La premio Nobel Oleksandra Matvijcuk ha stigmatizzato l’iniziativa; è intervenuta la vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno. Gli appelli affinché il concerto venga annullato si stanno moltiplicando, tra cui quello della famosa artista di origine russa Katia Margolis, quello dell’Associazione dei Russi Liberi in Italia e quello di Europa Radicale.

Noi, delle Comunità Ucraine in Europa e in Italia, ci associamo a questi appelli. Non si tratta di censura. Come non si tratta di musica, non si tratta di arte, non si tratta di cultura. Valery Gergiev è un ambasciatore di Vladimir Putin, suo sodale, suo fedelissimo, suo amico; è un emissario della guerra imperialista di Mosca. La sua esibizione sarebbe un luccicante biglietto da visita del dittatore del Cremlino, un lasciapassare delle sue atroci nefandezze.

Concedere un palcoscenico, oltretutto prestigioso come quello della Reggia di Caserta, a un tale personaggio sarebbe un insulto per le vittime ucraine, per tutto il popolo ucraino che tutti i giorni, tutti!, subisce violenti attacchi da parte di chi Valery Gergiev apertamente sostiene. Quale dialogo ci può essere con chi non ha mai detto una sola parola sulla guerra che sta portando avanti il suo Paese? Quale messaggio di pace può arrivare da un’esibizione diretta da chi nei fatti sostiene la guerra? Una guerra spietata che vede un’aggressore, la Russia, e un aggredito, l’Ucraina. C’è del cinismo nel voler invitare a esibirsi un esponente del regime aggressore. E pensando alle centinaia di migliaia di morti innocenti, si tratterebbe di un’esibizione macabra.

Noi ucraini, rappresentanti delle associazioni da diverse città italiane, riuniti a Roma, in occasione del Forum delle Comunità Ucraine organizzato dal Congresso Mondiale degli Ucraini, le figlie e i figli del popolo martoriato, vi chiediamo di non aggiungere la beffa alla nostra quotidiana sofferenza.

Non siate complici. Il messaggio, alto e nobile, della musica deve essere portato da chi ha il coraggio di stare dalla parte delle vittime e non da chi ha la protervia di stare dalla parte degli aguzzini.

Pavlo Grod, presidente del Congresso Mondiale degli Ucraini e 36 Associazioni Ucraine in Italia


Nell’immagine in copertina, Vladimir Putin appunta al petto di Valerij Gergiev la medaglia di Eroe del Lavoro (dal sito Kremlin.ru).