Il concerto con Gergiev il 27 luglio a Caserta sarà il sigillo di Vincenzo De Luca alla sua lettura della guerra di Putin. O meglio, alla lettura putiniana dell’invasione dell’Ucraina.

In merito al video postato questa mattina dal presidente De Luca in risposta a chi contesta l’invito al sostenitore di Vladimir Putin, il direttore d’orchestra Valery Gergiev, Marco Taradash di Europa Radicale ha rilasciato la seguente dichiarazione:

«Vincenzo De Luca questa mattina si è svegliato mite e ha pubblicato un commovente video, risalente alla Manifestazione per la Pace svoltasi a Napoli il 28 ottobre 2022, in cui si inneggiava al cessate il fuoco fra Russia e Ucraina e si chiedeva di “fermare Putin”.
Tutto bello e condivisibile (almeno nello spirito, perché il cessate il fuoco avrebbe già allora significato la conquista di buona parte del Donbass da parte di Putin, che infatti lo propugnava).
Sono passati quasi tre anni e il pensiero di De Luca si è però nel frattempo evoluto. Abbiamo già visto che ora De Luca non pensa più che l’Ucraina sia stata occupata da una potenza straniera, perché “l’Ucraina non è un paese come dire esterno, è dentro la vita e la storia della Russia”. Tanto che se l’Ucraina diventasse parte dell’alleanza atlantica “la Nato entrerebbe dentro la Russia”.
De Luca pensa oggi che la Russia abbia avuto tutto il diritto di reagire alla minaccia dell’occidente: “In questo momento tutto il confine occidentale della Russia è occupato da paesi della Nato: è entrata la Finlandia, la Svezia, Estonia, Lettonia, Lituania poi Polonia e tutti gli altri paesi” (il confine ucraino non è preso in considerazione, per il motivo già esposto).
E questo giustifica, secondo il governatore della Campania, l’invasione russa in Ucraina:
“Per la Russia vale lo stesso principio che valeva per gli Stati Uniti d’America (all’epoca della crisi di Cuba ndr) e che vale per tutte le grandi potenze: se si mette in discussione la sicurezza nazionale del paese, quel paese reagisce per difendersi rispetto ad esigenze fondamentali di vita o di morte”.
Conclusione di De Luca: “Non ci voleva molto per capire che estendendo la Nato lungo tutto il confine della Russia prima o poi qualche reazione ci sarebbe stata e questo è il motivo per cui io dico: la Russia è colpevole perché ha invaso l’Ucraina ma l’Occidente non è innocente perché ha creato le condizioni per questa invasione. Oggi non c’è più niente da fare, il territorio occupato dalla Russia resterà occupato, non lo lasceranno mai più per avere almeno una fascia di interdizione con un altro paese”.
Il concerto con Gergiev il 27 luglio sarà il suo sigillo a questa lettura della guerra di Putin. O meglio, a questa lettura putiniana dell’invasione dell’Ucraina.»