All’appello si aggiungono le firme di Carlo Calenda, Filippo Sensi, Marco Lombardo
Il 27 luglio la Reggia di Caserta ospiterà un concerto diretto da Valery Gergiev, celebre “bacchetta di Putin”, per la manifestazione Un’Estate da Re, iniziativa finanziata con i Fondi Coesione Italia 21/27 e sotto l’egida del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Gergiev – escluso da tutti i principali teatri europei per il suo sostegno all’invasione dell’Ucraina – torna così in Occidente grazie a un palcoscenico italiano.
«La mia posizione non è contro il sommo artista e direttore Valery Gergiev, per il quale nutro profondo rispetto, ma piuttosto si oppone a ciò che la sua figura rappresenta nel contesto attuale. Mi schiero fermamente contro ogni guerra e contro ogni forma di potere assoluto, in particolare quando questo si manifesta nell’ambito della cultura.» Queste le parole del Maestro Ivano Caiazza, in qualità di Direttore Artistico e Musicale dell’Orchestra Domenico Cimarosa di Caserta, che ha così espresso la propria adesione all’appello di Europa Radicale per l’annullamento del concerto di Gergiev.
L’appello di Europa Radicale – che in queste ore sta raccogliendo centinaia di adesioni, tra cui quelle del leader di Azione Carlo Calenda e dei Senatori Filippo Sensi (PD) e Marco Lombardo (Azione) – chiede l’annullamento del concerto del propagandista del Cremlino e annuncia un’iniziativa nonviolenta: l’acquisto dei biglietti del concerto per manifestare, dalla sala, la contrarietà alla legittimazione del regime di Putin.
L’iniziativa ha ricevuto il sostegno di Yulia Navalnaya – vedova di Aleksej Navalny – che in un’intervista a “la Repubblica” ha condannato la presenza di Gergiev in Italia e invitato la società civile europea a reagire.
QUI l’Appello con i primi sottoscrittori