“Condannata a 2 anni di carcere Mzia Amaglobeli: una sentenza contro la libertà di stampa”

“La sentenza pronunciata oggi dal Batumi City Court, che condanna la giornalista Mzia Amaglobeli, segna un giorno nero per la libertà di espressione e lo Stato di diritto in Georgia.
Mzia, direttrice di Batumelebi e co-fondatrice di Netgazeti, non ha commesso alcun crimine: la sua unica “colpa” è stata difendere la democrazia, il giornalismo indipendente e il diritto dei cittadini a protestare pacificamente” affermano Chiara Squarcione e Federica Valcauda di Europa Radicale.
“Denunciamo con forza questa condanna, che arriva dopo mesi di detenzione arbitraria, violazioni procedurali e in un contesto di crescente repressione delle voci critiche in Georgia. Il presunto reato — uno “schiaffo” durante una protesta pacifica — è stato gonfiato a illecito penale con il solo scopo di mettere a tacere una delle più stimate giornaliste indipendenti del Paese” proseguono.
“Organizzazioni internazionali come Amnesty International, Reporters Sans Frontières, l’International Press Institute (IPI) e il Committee to Protect Journalists (CPJ) hanno già riconosciuto Mzia come simbolo della libertà di stampa e condannato la persecuzione nei suoi confronti.
Anche l’ex presidente Salome Zourabichvili l’ha definita “prigioniera politica”.
Questa sentenza non colpisce solo una persona: è un attacco ai principi stessi della democrazia liberale” continuano le esponenti radicali.
“L’approvazione, da parte del governo del “Sogno Georgiano”, della cosiddetta legge sugli “agenti stranieri” — volta a colpire ONG e media indipendenti — conferma il deterioramento sistemico dello Stato di diritto. Chiediamo quindi: all’Unione Europea e al Governo italiano di rompere il silenzio e prendere posizione; l’adozione di sanzioni mirate contro i responsabili di questa condanna politicamente motivata; di vincolare gli accordi politici e commerciali con la Georgia al rispetto dei diritti umani; un sostegno immediato alla società civile e ai media indipendenti come Batumelebi e Netgazeti.
Oggi è stata condannata Mzia Amaglobeli — ma con lei è stata condannata l’idea stessa di una Georgia libera e democratica.
Noi continueremo a essere al suo fianco, insieme a chi rifiuta di essere messo a tacere” concludono Squarcione e Valcauda.

Foto Mzia Saganelidze (RFE/RL)