Dichiarazione di Igor Boni, Coordinatore di Europa Radicale, promotore del “Comitato per il NO ai referendum contro il lavoro”:
“La truffa referendaria di Landini è vergognosa. Come si può facilmente vedere in rete, per promuovere la consultazione popolare porta in piazza un cartello con scritto “Vuoi abolire i contratti precari?” invitando a mettere la croce sul SI, come se questo fosse il tema dei referendum. Una menzogna, inaccettabile, di cui dovrebbe rispondere agli elettori. Con nessuno dei 4 quesiti proposti dalla CGIL si aboliscono i contratti precari. Ci si limita a mettere qualche paletto in più per i contratti a tempo determinato, imponendo la causale anche al primo contratto, rendendo nei fatti più complicato per gli imprenditori accedere a questa forma contrattuale. Il risultato, se vincessero i SI, non sarebbe un aumento dei contratti a tempo indeterminato ma una riduzione di quelli a tempo determinato con incremento di contratti parasubordinati e finte partite IVA, altro che abolire i contratti precari! L’Italia sui contratti a tempo determinato è perfettamente allineata con gli altri Paesi europei e, in molti casi, ha misure legislative vigenti più stringenti di altri. Per questi motivi siamo pronti al confronto con Landini in ogni occasione, non ci inchiniamo alle sue balle e abbiamo promosso il “Comitato per il NO ai referendum contro il lavoro” invitando a rispondere ai 4 quesiti NO, NO, NO, NO”.