Di Laura Botti e Giulio Manfredi:

Sulla Gazzetta Ufficiale del 1° dicembre è stata pubblicata la delibera del Consiglio dei Ministri del 20 novembre 2025 “Dichiarazione dello stato di emergenza per intervento all’estero in conseguenza del grave contesto emergenziale in atto nel territorio della Repubblica Popolare Ucraina”. Il governo ha stanziato non più di 2 milioni di euro per attività di soccorso ed assistenza alla popolazione ucraina “ … considerata, in particolare, la necessita’ di assicurare il soccorso nel settore energetico, in vista della stagione invernale già particolarmente intensa…” ovvero, fuori del reticente lessico burocratico, considerati gli attacchi incessanti, quotidiani, alle infrastrutture energetiche ucraine da parte della Federazione Russa, con l’intento criminale di fare rimanere al gelo milioni di civili ucraini (alla faccia dell’ “intervento chirurgico”, come ha definito ieri Putin gli attacchi russi in Ucraina).

La cifra di 2 milioni di euro è chiaramente irrisoria. Un generatore di buon livello costa circa 1.000 euro per cui utilizzando l’intero stanziamento si assicurerebbero meno di 2.000 generatori, considerate tutte le spese accessorie. Quella cifra deve essere implementata al più presto, prima delle festività natalizie che bloccheranno tutta l’attività amministrativa necessaria per attuare la spesa.

Intanto la “peste putiniana”, ossia la rete di eventi organizzati da filorussi italiani eterodiretti dal Cremlino, continua a diffondersi nel nostro Paese, come testimoniato dal nostro Report costantemente aggiornato (https://europaradicale.eu/dossier-peste-putiniana/).

I due prossimi eventi si terranno a Sassuolo (MO) il 13 dicembre (il luogo non è noto, come accade ultimamente) e a Schio (VI) alla piazzetta 5 fontane, dove saranno proiettati documentari di RussiaToday.
Europa Radicale ha inviato anche questa volta PEC ai rispettivi Prefetto/Questore/Sindaco richiedendo il loro intervento per impedire la violazione ripetuta ed aggravata del Regolamento Europeo n. 350/2022, che vieta la diffusione di materiali prodotti da RT (Russia Today) e Sputnik.

Abbiamo inviato mesi fa PEC anche al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi e, per conoscenza, al ministro della Difesa, Guido Crosetto (l’unico esponente del governo Meloni che parla e scrive di “guerra ibrida”), chiedendo l’invio di una circolare ad hoc ai Prefetti affinché assicurino un puntuale e capillare rispetto del Regolamento Europeo. Non rispondere alle nostre sollecitazioni significa non avere alcuna consapevolezza del livello dello scontro in atto in tema di disinformazione e rimbambimento dell’opinione pubblica.