Europa Radicale e Ponte Atlantico hanno effettuato un presidio questa mattina a Milano, prima in via Mercanti e poi davanti al consolato georgiano, nel giorno del voto alle elezioni parlamentari, che la presidente del Paese ha definito “il più importante dal 1991”. In Georgia è scontro aperto tra “Sogno georgiano”, il partito filorusso al governo, e i partiti di opposizione, sinceramente europeisti.
“Oggi a Milano abbiamo manifestato vicino al Consolato della Georgia in sostegno del popolo georgiano. Fuori del consolato sono stati in molti a ringraziarci per aver sottolineato, anche con il nostro striscione, che la Georgia non è, e non sará, la Russia di Putin.
Quel che è accaduto e accade in Ucraina potrebbe accadere in Georgia se l’UE e la Comunità internazionale non sosterranno con forza l’avvicinamento all’Europa contro la propaganda del partito filo-russo “Georgian Dream” così Federica Valcauda e Giulio Manfredi di Europa Radicale.
“Proporremo al nostro Governo e ai governi europei di dare piena e immediata attuazione agli accordi già firmati. Dal 2010 la Georgia non rientra più tra i Paesi beneficiari della cooperazione allo sviluppo italiano ma, dapprima l’entrata in vigore dell’accordo di associazione tra l’Unione europea e la Georgia del 2016 e, poi, dal 14 dicembre 2023, il riconoscimento da parte del Consiglio europeo dello status di candidato all’adesione all’UE devono garantire alla Georgia una strada alternativa all’oppressione strisciante del Cremlino.
Quattro esponenti di Europa Radicale (Igor Boni, Silvja Manzi, Chiara Squarcione e Francesco Iannuzzi) sono in Georgia per monitorare le elezioni e per dialogare con esponenti politici, ong e giornalisti che si sono opposti in questi anni alla svolta autoritaria di “Sogno Georgiano”, che nei suoi comizi ha dichiarato pubblicamente che, in caso di vittoria, metterà fuorilegge i partiti dell’opposizione.