Domenica 17 novembre 2024, dalle ore 16.00, a Roma, a Castro Pretorio (nei pressi dell’Ambasciata della Federazione Russa), si terrà una manifestazione promossa dalla Associazione Cristiana degli Ucraini in Italia, da Europa Radicale e da Linkiesta, con il patrocinio dell’Ambasciata d’Ucraina nella Repubblica Italiana e dell’Ambasciata di Ucraina presso la Santa Sede.

La grande manifestazione di domenica sarà l’occasione per chiedere che si attui da parte della NATO una No-Fly-Zone sui cieli dell’Ucraina per far cessare la strage di civili, nuove incriminazioni per il criminale Putin, la revoca delle onorificenze ai russi amici del Cremlino a partire dal portavoce di Putin, Dmitry Peskov.
Dopo avere ottenuto il primo mandato di arresto per Putin per la deportazione di migliaia di minori in Russia, è necessario che la Corte Penale Internazionale dell’Aia emetta un nuovo mandato di arresto internazionale nei confronti di Vladimir Putin per crimini di guerra e crimini contro l’umanità commessi in Ucraina a partire dal 2014, dalla prima aggressione russa. E’ evidente che occorre imputare, prima a Putin e poi ai suoi generali, anche i crimini compiuti sull’intera popolazione civile ucraina, ogni giorno e ogni notte, da mille interminabili giorni.
Dopo anni di nostre iniziative in tal senso, ribadiremo alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni la richiesta di revocare finalmente tutte le onorificenze della Repubblica Italiana elargite dal 2014 a esponenti del regime di Putin. Mario Draghi ne aveva già revocate 14 nel 2022. Restano da revocare per indegnità 20 medaglie (https://europaradicale.eu/onorificenze-italiane-a-gerarchi-del-cremlino/), fra cui quella assegnata nel 2017 al portavoce di Putin, Dmitry Peskov, e le due attribuite all’attuale ambasciatore russo in Italia, Aleksej Paramonov. Le onorificenze andrebbero attribuite dal nostro Paese agli oppositori di Putin in carcere.