Igor Boni e Giulio Manfredi (Europa Radicale):
“Il 31 agosto il ministro della Difesa Guido Crosetto ha informato i cittadini italiani che l’Italia non era ancora riuscita a fornire all’Ucraina il fondamentale sistema di difesa Samp-T perché l’azienda che doveva “sistemarlo” era chiusa per ferie.
Innanzitutto, facciamo presente al ministro che della fornitura del sistema Samp-T se ne parla da almeno un anno e, quindi, forse c’era tutto il tempo per assicurarlo all’Ucraina prima delle ferie e soprattutto prima dell’intensificazione dei bombardamenti criminali di Putin sulla popolazione civile e sulle infrastrutture energetiche.Poi, per cercare di evitare il gioco italiota dello scaricabarile e per mettere ciascuno (ministro, governo, aziende produttrici, forze politiche) di fronte alle proprie responsabilità, ricordiamo al ministro Crosetto che c’è unica strada: togliere finalmente il segreto di Stato sulle forniture italiane di sistemi d’arma all’Ucraina. L’Italia è l’unico Paese occidentale a non rendere noti l’entità e la natura di tali forniture; tutti gli altri Stati, anche dopo accesi dibattiti, lo fanno tramite siti web esaustivi.Nel maggio scorso, in Parlamento, il ministro Crosetto aveva dichiarato che “stava pensando” di togliere, almeno in parte, il segreto di Stato. Passi dal pensiero all’azione”.