Maurizio Marrone, esponente di punta di Fratelli d’Italia in Regione Piemonte, è ancora convinto che “il governo ucraino si serve di killer dell’ISIS come sicari”? Come può rappresentare tutti i cittadini piemontesi se non prende pubblicamente le distanze dal suo passato filorusso?
«Non passa giorno che non leggiamo il nome di Maurizio Marrone sui giornali, associato a uno o l’altro degli Assessorati della futura, ormai prossima, Giunta Regionale del Piemonte. – Hanno così dichiarato Igor Boni e Silvja Manzi, storici esponenti radicali piemontesi – È del tutto legittimo che chi, come Marrone, ha avuto un incontestabile successo elettorale ambisca a un incarico di rilievo. Nel farlo, però, non deve avere alle spalle alcuna zona d’ombra. A partire dal 2017 noi Radicali siamo tornati varie volte sull’argomento, senza che da Marrone venisse alcuna spiegazione, giustificazione, abiura, ripensamento. Siamo costretti nuovamente a ripeterci:
1) È sempre disponibile sul web
una dichiarazione di Marrone del 18 settembre 2018, nella quale accusa testualmente il governo ucraino “di servirsi di killer dell’ISIS come sicari” (sic). È ancora convinto di tale affermazione? Estenderebbe tale valutazione anche al Governo ucraino attuale? in caso affermativo, sarebbe in buona compagnia col presidente russo Putin.
2) È sempre disponibile sul web
il servizio televisivo “Ucraina, la guerra alle porte d’Europa” (NEMO/RAI2, 8/06/2017), in cui, nei due minuti finali, compare anche Marrone, a Luhansk, nel Donbas ucraino occupato illegalmente dai secessionisti filorussi, mentre riceve un premio per il suo sostegno alla causa dei secessionisti (all’evento è presente anche Andrea Palmeri, mercenario fascista condannato in via definitiva da due tribunali italiani, a Genova e a Lucca). Marrone è sempre un fervente sostenitore della causa dei secessionisti filorussi? È stato altre volte nel Donbas ucraino occupato illegalmente dalle milizie filorusse? Se sì, a fare cosa?
3) Marrone ha cambiato idea rispetto alle opinioni espresse nella conferenza stampa che ha tenuto con la signora Irina Osipova (nota militante filorussa), il 12 luglio 2017, alla Camera dei Deputati, di ritorno dal Donbas ucraino?
4) Marrone ricopre sempre la carica di presidente del “Centro di rappresentanza della Repubblica Popolare di Donetsk in Italia”, aperto dallo stesso Marrone a Torino il 14 dicembre 2014?
Non abbiamo alcuna difficoltà a riconoscere al Presidente Cirio il grande lavoro fatto dalla Regione Piemonte per l’accoglienza di migliaia di rifugiati dall’Ucraina. Proprio per rispetto alle sofferenze patite da tali rifugiati, chi rappresenterà nei prossimi cinque anni la Regione Piemonte non deve avere nessuno scheletro nell’armadio e non può continuare a fare finta di nulla, rifugiandosi in un comodo silenzio. Nei giorni scorsi abbiamo assistito alla triste vicenda del portavoce di un ministro che, a seguito della pubblicazione di sue dichiarazioni vergognose apparse sui social anni fa, ha dovuto dimettersi dall’incarico. Non chiediamo a Marrone alcuna dimissione – concludono i due esponenti Radicali – semmai un’assunzione di responsabilità.»