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Alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni
al Ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani
e p.c.
all’Ambasciatore d’Italia in Ungheria, Manuel Jacoangeli
L’Italia condanni la legge Orbán ‘antipride’
Il Parlamento ungherese, ignorando l’adesione ai principi fondamentali dell’Unione Europea, ha vietato ogni manifestazione della comunità Lgbtqia+ tramite un emendamento costituzionale. Questa decisione comporterà gravi conseguenze per tutte le persone che, al di là delle manifestazioni, esprimeranno la loro libera identità: questa legge costituzionale è nei fatti una persecuzione e uno stigma che viene imposto sulla pelle delle persone.
Oggi organizzare e partecipare a eventi Lgbtqia+ in Ungheria è un reato costituzionale.
Le forze dell’ordine potranno identificare i manifestanti tramite videocamere e riconoscimento facciale, eludendo le regole europee sulla privacy.
Ricordiamo che l’articolo 11 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea sottolinea la libertà di espressione personale, mentre l’articolo 12 garantisce la libertà di riunione pacifica e la libertà di associazione a tutti i livelli: il combinato disposto di questi due articoli rende il Pride una libera associazione tesa a rivendicare i diritti fondamentali dell’essere umano.
Chiediamo che il nostro Governo condanni con forza questa legge voluta dal Primo ministro dell’Ungheria, Viktor Orbán, che si sta sempre più allontanando dai principi e i valori comuni su cui si basa la vita nell’Unione Europea: libertà, democrazia, uguaglianza e Stato di diritto; chiediamo pertanto di sospendere le relazioni bilaterali con l’Ungheria e farsi promotori con gli altri Paesi europei nella richiesta di sanzioni.
Hanno, tra gli altri, sottoscritto l’appello:
Elena Buscemi, Presidente del Consiglio Comunale di Milano – Giulia Pastorella, deputata di Azione – Lia Quartapelle, deputata del Partito Democratico – Elio Vito, ex parlamentare di Forza Italia – Eleonora Mongelli, Presidente Federazione Italiana Diritti Umani – Edoardo Carminucci, Consigliere Comunale di Rimini del Partito Democratico – Antonia Monopoli, attivista e Responsabile Sportello Trans di Ala Milano – Nicoletta Frattini, Milano CheckPoint – Jacopo Vasini, Consigliere Comunale Bellaria Igea Marina.