Governo attivi ambasciata a Mosca per verificare condizioni prigionieri politici in Russia, a partire da Vladimir Kara-Murza

Chiediamo a Giorgia Meloni e ad Antonio Tajani di fare ora quello che non hanno fatto per Alexei Navalny (nonostante una nostra richiesta formale di un anno fa): attivino l’ambasciata italiana a Mosca per verificare la situazione dei principali oppositori di Putin in carcere, a partire da Vladimir Kara-Murza, di cui non si sa più nulla da settimane. E chiedano all’Unione Europea e agli altri Stati dell’Unione di fare altrettanto. – Così in una nota gli esponenti radicali Igor Boni e Giulio Manfredi – L’esempio stoico di Alexei Navalny deve servire finalmente a far accendere i riflettori dell’opinione pubblica internazionale sugli altri cittadini russi che hanno pagato con la loro libertà il rifiuto del regime di Putin. A essi vanno assegnate quelle onorificenze della Repubblica Italiana che sono ancora al collo di Dmitry Peskov (portavoce di Putin), Aleksej Paramonov (ambasciatore russo in Italia) e di altri 16 uomini del regime criminale di Putin.