Per il governo Meloni la donna è, innanzitutto, fattrice, poi persona.

Federica Valcauda e Beatrice Pizzini (Europa Radicale):

Grazie al deputato Benedetto Della Vedova abbiamo verificato che la Relazione annuale sullo stato di attuazione della legge 194/1978 – che, ai sensi dell’art. 16 della stessa legge deve essere presentata dal ministro della Salute in Parlamento entro il mese di febbraio di ogni anno – non è ancora stata depositata. Invece, è stata depositata la Relazione annuale del ministro di Giustizia, relativa ai procedimenti giudiziari inerenti la violazione della legge 194 (per es. aborti clandestini). La relazione è disponibile sul sito del Ministero: https://www.giustizia.it/cmsresources/cms/documents/interruzione_volontaria_gravidanza_novembre2025_relazione.pdf.

Sul sito del ministero della Salute, nell’home page, in bella evidenza, è disponibile, invece, la relazione annuale “Certificato di assistenza al parto (CeDAP). Analisi dell’evento nascita – Anno 2024”, che riporta in modo analitico le informazioni sui parti avvenuti in Italia nel 2024, corredati da tabelle, statistiche, analisi: https://www.salute.gov.it/new/it/pubblicazione/certificato-di-assistenza-al-parto-cedap-analisi-dellevento-nascita-anno-2024/.

E’ interessante rilevare che i dati sugli aborti, quando arriveranno, saranno quasi sicuramente riferiti all’anno 2022 con la solita scusa che non c’è stato il tempo per immagazzinare, analizzare e rendere disponibili dati più recenti. Invece, per i dati sui parti, il tempo si è trovato.

Ci dispiace doverlo scrivere ma ci pare evidente che il governo Meloni sia su questo punto del tutto erede del governo Mussolini di cento anni fa: la donna interessa, innanzitutto, come fattrice; solo dopo come persona. E i dati penali hanno la precedenza su quelli sanitari.