Boni e Manzi: In merito ai Fondi ad associazioni antiabortiste, come è possibile che la Regione abbia elargito a 15 associazioni su 16 molto di più di quello che esse avevano richiesto? Come si giustifica contabilmente la generosità dell’Assessore Marrone?

«A proposito dei fondi erogati dall’Assessore regionale Maurizio Marrone alle associazioni antiabortiste, ci preme segnalare – dichiarano Igor Boni e Silvja Manzi, storici esponenti radicali – una grave criticità contabile/amministrativa contenuta nella determinazione regionale con cui sono stati erogati tali fondi (D. D. 15 dicembre 2023, n. 861). Se si va a leggere l’”elenco delle istanze pervenute ammissibili e finanziate” (allegato 2 della determinazione) si può constatare che solo l’importo richiesto su un progetto (sui 16 progetti presentanti e tutti finanziati) supera quello poi elargito a tutte le associazioni richiedenti (58.750 euro).
È già politicamente discutibile che l’Assessore Marrone – proseguono Boni e Manzi – esponente di spicco di Fratelli d’Italia, abbia deciso di finanziare tutti i progetti con lo stesso importo, a prescindere dalla richiesta avanzata dai progetti, con un criterio che ricorda il comunismo sovietico o il primo comandamento grillino (“uno vale uno”) e che, quindi, si desume non tenga in alcuna considerazione l’effettiva qualità e consistenza dei singoli progetti. Ma il problema cruciale è un altro e lo poniamo al Presidente Cirio, all’Assessore Marrone, all’intera Giunta Regionale ma anche alla sezione regionale della Corte dei Conti: se ben 15 associazioni su 16 hanno presentato alla Regione progetti con richieste di finanziamento di gran lunga inferiori a quanto hanno ricevuto, come è possibile giustificare contabilmente la “generosità” della Regione? Non basta appellarsi alla regola fissata dalla delibera istitutiva dei finanziamenti (DGR n. 27-7696 del 13.11.2023), ossia “finanzio tutti con lo stesso importo”, perché, al limite, si sarebbe potuto e dovuto finanziare tutte le associazioni con l’importo più piccolo richiesto (40.869,50 euro), riallocando i fondi avanzati nei bilanci successivi.
Se passasse il principio per cui a prescindere dal progetto presentato i fondi ricevuti possono essere ben maggiori di quelli richiesti, sarebbe un precedente assai rischioso, soprattutto per le casse della Regione, e sarebbe più che opportuno – concludono i due esponenti radicali – che la Giunta ne spiegasse le ragioni».

L’immagine di copertina è tratta dall’articolo Aborto, polemica sulla Stanza dell’ascolto inaugurata dall’assessore Marrone al Sant’Anna