il Venezuela si trova protagonista di una congiuntura geopolitica che vede una alleanza sostanziale di regimi dittatoriali di ogni colore e tipo. Dalla Russia alla Siria, dall’Iran al Venezuela.
L’ennesima frode elettorale perpetrata contro il popolo e la libertà in nome del socialismo reale del XXI secolo si pone contro la transizione politica che permetterebbe di ristrutturare la Repubblica, le istituzioni, lo Stato di Diritto e cacciare la banda della criminalità internazionale organizzata che usurpa il potere dal 1999 ad oggi. È stata una vittoria netta quella della leader Maria Corina Machado e del candidato Edmundo Gonzàlez Urrutia ma il risultato, come altri precedenti, è stato ribaltato illegittimamente con una truffa di dimensioni mai viste prima.
Maduro è un usurpatore di potere. Questo chiediamo che venga detto e scritto a chiare lettere dalle diplomazie internazionali, dalle democrazie innanzitutto, insieme alla richiesta di rilascio immediato dei prigionieri politici e la cessazione delle violenze contro chi manifesta il proprio dissenso.Occuparsi della democrazia, della libertà del popolo venezuelano, significa occuparsi della nostra libertà. Si sta definendo a livello globale uno scontro durissimo tra dittature e autocrazie da una parte e le nostre fragili e divise democrazie dall’altra. La visione pannelliana della necessità di una “Organizzazione mondiale della e delle democrazie” è viva e necessaria più che mai, oggi. Proprio a partire dalla vicenda drammatica del Venezuela dove giorno dopo giorno si instaura un totalitarismo ferreo di orrore e terrore ancor più sanguinario e violento di prima.
Il Venezuela è posizionato con il gruppo BRICS e le sue risorse naturali fanno gola in tempi di guerra. Cuba, Cina, Russia, Iràn, Turkya e Siria sono i suoi alleati da molti anni. Rifiutiamo ogni posizione che non favorisca la tendenza verso il recupero della democrazia e diciamo ‘NO’ a qualsiasi tentativo di colpo di stato nel Venezuela.
Sollecitiamo un pronunciamento netto dell’Italia e dell’Europa rispetto alla situazione attuale, ricordando anche come la migrazione italiana nel Venezuela sia stata assai significativa e molti siano gli italo-venezuelani in condizioni di precarietà che subiscono, come tutti, la tirannide del regime.
Viva Venezuela libre, democratica e cosciente!Blanca Briceno cofondatore di AiresVen
Igor Boni Europa Radicale