Laura Botti e Giulio Manfredi (Europa Radicale):
Abbiamo appreso con soddisfazione, tramite i social, dell’annullamento della proiezione del documentario di RT (Russia Today) a Reggio Emilia. L’evento era originariamente programmato presso il Cinema Eden di Puianello per il 13 ottobre. Successivamente, dopo la revoca dello spazio da parte dei gestori, è stato spostato presso il Circolo Arci Fenulli di Reggio Emilia. Infine, l’evento è stato rimandato a data da destinarsi.
Nei giorni scorsi Europa Radicale aveva inviato una PEC al Comune, alla Prefettura e alla Questura di Reggio Emilia proprio per chiedere di fermare la proiezione del documentario intitolato “BIOLAB: la guerra biologica”. Si tratta di un prodotto di disinformazione che veicola notizie false e teorie complottiste su presunte armi biologiche in costruzione in Occidente e in Ucraina, con l’obiettivo di alimentare sfiducia e divisione nell’opinione pubblica europea e giustificare l’invasione armata su larga scala dell’Ucraina.
Ricordiamo che tutti i documentari di RT sono stati vietati dal Regolamento europeo 350/2022 su tutto il territorio dell’UE e sono bandite altresì le attività che hanno come scopo l’elusione di questo divieto.
Un articolo su “Il Resto del Carlino” riporta le dichiarazioni dei gestori del Cinema Eden – che ringraziamo – i quali sottolineano come nelle loro attività culturali diano sempre spazio alla pluralità di opinioni. Sosteniamo anche noi pienamente questa visione che costituisce il cuore della nostra democrazia. Ci teniamo, peró, a sottolineare che i documentari di RT non sono prodotti intellettuali che esprimono opinioni e punti di vista indipendenti: sono vere e proprie “armi” travestite da prodotto culturale, confezionate da un organismo controllato dal Governo della Federazione Russa, e fanno parte della guerra ibrida di Putin con lo scopo di distorcere la realtà per giustificare e proseguire la guerra di aggressione all’Ucraina e la minaccia di aggressione agli Stati confinanti dell’Unione Europea.
I nostri connazionali Vincenzo Lorusso e Andrea Lucidi si spacciano per giornalisti indipendenti ma fanno parte della catena di trasmissione della propaganda putiniana.
In merito al parere legale che è stato richiesto dai gestori del Cinema riguardo all’interpretazione del Regolamento, ricordiamo che il 30 luglio scorso abbiamo inviato al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi formale richiesta per l’emanazione urgente di un circolare ai Prefetti affinché assicurino il rigoroso rispetto del Regolamento europeo 350/2022.
Link a studio di Europa Radicale sulla “peste putiniana” in Italia: