nota di Igor Boni e Federica Valcauda

A due anni dal massacro del 7 ottobre 2023, le comunità ebraiche italiane saranno costrette, in molte città, a ricordare in silenzio, quasi “in segreto”, una delle pagine più tragiche della storia recente: la strage di civili israeliani da parte di Hamas. E l’umiliazione subita da centinaia di donne che quel 7 ottobre sono state stuprate e violentate in modo sistemico, usando lo stupro come arma di guerra.

Mentre in diverse piazze italiane si annunciano manifestazioni pubbliche in sostegno dei carnefici, chi dovrebbe sentirsi protetto e rispettato, chi vorrebbe commemorare i defunti e pregare per gli ostaggi, sceglie il silenzio per paura. È un segnale grave per la nostra democrazia.

Europa Radicale rivolge un appello al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi affinché garantisca il pieno rispetto della legge Mancino, che vieta e punisce ogni forma di incitamento all’odio razziale, etnico o religioso, e tuteli il diritto delle comunità ebraiche a commemorare in sicurezza e senza intimidazioni.

Rivolgiamo inoltre un appello a tutti i leader politici italiani, di maggioranza e opposizione, perché in questa ricorrenza pronuncino parole chiare, inequivocabili e unitarie di condanna verso chi ha compiuto e giustificato quel massacro.

Non è questione di schieramento geopolitico: è questione di civiltà, memoria e verità.
Il 7 ottobre non può essere ricordato nel silenzio.