comunicato di Igor Boni e Federica Valcauda:
Europa Radicale esprime profonda indignazione e cordoglio per l’ennesima strage di civili causata dai bombardamenti russi su Kiyv, che questa notte hanno ucciso 18 persone, tra cui quattro bambini, e ferito oltre 30 civili.
Mentre in Europa si discute di strategie, equilibri geopolitici e tavoli diplomatici, le bombe continuano a cadere su quartieri, case, ospedali, scuole. Non si può restare in silenzio di fronte alla brutalità di una guerra che colpisce indiscriminatamente i più fragili, non si possono intraprendere negoziati senza un cessate il fuoco.
Chiediamo che l’intera Unione Europea si faccia promotrice di un appello univoco e determinato per un cessate il fuoco immediato durante i negoziati. Se il Presidente Trump non accoglierà questa richiesta, diventerà una volta di più complice delle stragi e sarà compito nostro, di tutti i paesi dell’Europa, proteggere i cieli dell’Ucraina con uno scudo antimissile e antidroni attuato non solo fornendo armamenti ma con un coinvolgimento diretto nella difesa dei civili.
Il diritto internazionale, la protezione dei civili, e la ricerca di una pace giusta e duratura non possono essere sacrificati sull’altare del calcolo strategico. Continuare a ignorare i crimini di Putin significa essere complici del progetto di distruzione della democrazia e dello stato di diritto”.
commentano gli esponenti di Europa Radicale.