Comunicato di Federica Valcauda (Tesoriera Europa Radicale) e Raffaella Stacciarini (Segretaria Associazione Enzo Tortora Radicali Milano):
“Ieri il garante comunale di Milano Francesco Maisto, a fine mandato, ha dichiarato pubblicamente di essere stato messo alla porta con una semplice telefonata da parte di un funzionario comunale, senza comunicazione ufficiale alcuna.
La notizia è comparsa laconica sul sito del Comune di Milano: “Si comunica che è in fase di perfezionamento la procedura per nominare il nuovo Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Milano. Nel frattempo è possibile rivolgersi al Garante Regionale” (sic).
Le cose non stanno così. Sempre sul sito del Comune di Milano, nella pagina dedicata al Garante comunale dei detenuti, è disponibile il testo della Deliberazione n. 40 del 5/10/2012 con cui il Consiglio Comunale milanese istituì la figura del garante; in allegato alla delibera, il regolamento per la disciplina del garante che, all’art. 2 (Nomina e durata), così recita: “[…] Il Garante resta in carica per tre anni e opera in regime di prorogatio secondo quanto dispongono le norme legislative in materia”.
Quindi, l’attuale garante – seppur scaduto – può proseguire nel suo incarico fino alla nomina del successore.
Invitiamo caldamente Francesco Maisto a rivendicare quanto il regolamento gli consente e a continuare il suo lavoro; siamo nel pieno dell’estate, la stagione in cui emergono più evidenti i danni del sovraffollamento delle carceri, soprattutto a Milano: in questa situazione non sono tollerabili vuoti di responsabilità.
Chiediamo al Sindaco Sala e ai consiglieri comunali di Milano di adoperarsi da subito per far sì che il garante comunale dei detenuti sia nella condizione migliore per esercitare il suo incarico fino all’ultimo minuto utile.”