Torino, 30 Luglio 2025
Oggetto: Richiesta circolare esplicativa ai Prefetti su corretta attuazione del Regolamento (UE) 2022/350 del Consiglio del 1° marzo 2022 (Misure restrittive in considerazione delle azioni della Russia che destabilizzano la situazione in Ucraina)
Egregio Signor Ministro,
nelle scorse settimane abbiamo presentato alla stampa il Dossier “La peste putiniana – La mappa d’Italia dei nuovi untori”, una ricerca che mostra come nel nostro Paese sia impunemente diffusa una propaganda a favore dell’aggressione russa in Ucraina. Sulla carta d’Italia abbiamo annotato 139 eventi in cui si sono verificate, solo nell’ultimo anno, patenti violazioni del Regolamento (UE) 2022/350 del Consiglio del 1° marzo 2022, con cui si vieta la diffusione di programmi e prodotti dei media russi “RT/Russia Today” e “Sputnik” (e sigle derivate) in tutto il territorio dell’Unione Europea. Il medesimo Regolamento, all’articolo 12, dispone che:
“È vietato partecipare, consapevolmente e intenzionalmente, ad attività aventi l’obiettivo o l’effetto di eludere i divieti di cui al presente regolamento, anche agendo come sostituto per le persone fisiche o giuridiche, le entità o gli organismi di cui all’articolo (…), o agendo a loro vantaggio utilizzando le eccezioni di cui all’articolo (…)”.
Ricordiamo che il Regolamento UE è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno Stato membro (art. 288 TFUE), determinando una limitazione della discrezionalità nazionale, ai sensi dell’art. 11 della Costituzione italiana.
In questo anno siamo riusciti, con l’aiuto delle comunità ucraine e di altre associazioni della società civile, a impedire 16 (sedici) degli eventi promossi, mobilitando i cittadini, chiedendo loro di scrivere a Prefetti, Questori, Sindaci affinché fosse rispettato il Regolamento europeo succitato. Altri 6 (sei) eventi sono stati modificati o riprogrammati. Ben 117 (centodiciassette) eventi, la stragrande maggioranza (l’84%), si sono però potuti svolgere senza difficoltà, alcuni persino in luoghi istituzionali di prestigio. Tutti questi eventi sono generalmente presentati come espressione di libera circolazione di informazioni. È, invece, del tutto evidente che si tratta di manifestazioni propagandistiche, inequivocabilmente vietate dall’Unione Europea, in cui si trasmettono filmati (prodotti da emittenti sotto sanzioni) che mostrano “realtà” alternative: si pensi, a titolo di esempio, al film che racconta della “liberazione” di Mariupol quando è ormai universalmente noto come la città ucraina sia stata rasa al suolo dai tank russi.
Egregio Signor Ministro, la guerra della Federazione Russa all’Ucraina sta minando i valori su cui si basano le democrazie europee, in primis la nostra, e lo sta facendo anche con le armi della propaganda, armi di una guerra ibrida. E questa propaganda si sta diffondendo anche nel nostro Paese come una vera e propria peste.
L’unico strumento che possa a questo punto almeno arginare il contagio è nelle Sue mani: è quantomai necessaria e urgente una Sua Circolare ai Prefetti per richiedere un’attenta vigilanza e l’applicazione rigorosa del divieto di cui al Regolamento (UE) 2022/350 del Consiglio del 1° marzo 2022. Non si tratta di limitare la libertà di manifestazione del pensiero, garantita dalla Costituzione; si tratta, invece, di contrastare questa guerra ibrida, combattuta da anni dal Cremlino in tutto l’Occidente, volta a inquinare, indebolire, screditare le Istituzioni dei Paesi dell’Unione Europea.
Confidando nella Sua attenzione e sensibilità, Le rivolgiamo i nostri migliori saluti.