Europa Radicale, l’Associazione Enzo Tortora e l’Associazione Radicale Certi Diritti lanciano una manifestazione per sabato 22 marzo alle opre 11:00 in Piazza Missori, vicino al consolato ungherese, per sostenere la comunità lgbt+ in Ungheria e chiedere all’Unione Europea sanzioni contro il governo Orban.
L’Ungheria di Orban ha vietato il Pride per legge, ma non solo: ha anche dato mandato alla polizia – alla quale sono stati affidati più poteri – di identificare i partecipanti.
Il Parlamento ha approvato a larga maggioranza una legge che contrasta con i diritti fondamentali della persona.
“Non possiamo lasciare da sola la comunità lgbt+ ungherese, su cui Orban ha puntato il mirino della discriminazione e della stigmatizzazione.
Il passaggio della legge ungherese che dà maggiori poteri alla polizia nell’identificare le persone che prenderanno parte a futuri pride o a eventi lgbt+ è a tutti gli effetti di matrice fascista.
L’articolo 11 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea sottolinea la libertà di espressione personale, mentre l’articolo 12 garantisce la libertà di riunione pacifica e la libertà di associazione a tutti i livelli: il Pride è una libera associazione tesa a rivendicare i diritti fondamentali dell’essere umano.
Per questi e altri motivi manifesteremo sabato 22 marzo alle ore 11:00 in Piazza Missori a Milano, vicino al consolato ungherese, e invitiamo tutti quelli che, come noi, credono nella libertà della persona, a partecipare e a intervenire” così Federica Valcauda (Europa Radicale), Raffaella Stacciarini (Segretaria Associazione Enzo Tortora) e Nicola Bertoglio (Associazione Radicale Certi Diritti).