Igor Boni e Federica Valcauda (coordinatore e tesoriera Europa Radicale).

L’anno scorso, in occasione delle Elezioni Europee, con apposita norma (articolo 1-ter del decreto-legge n. 7/2024),fuconsentito, a determinate condizioni, agli studenti fuori sede di poter votare nel Comune di domicilio temporaneo (o comunque nella Regione dove era sito tale Comune), senza essere costretti a dovere ritornare nel proprio Comune di residenza. Purtroppo, alla previsione normativa non fece seguito un’adeguata campagna informativa (come richiesto da Europa Radicale e da altre associazioni), per cui solo 23.734 studenti (su circa 400.000 aventi diritto) fecero richiesta (fonte: Ministero dell’Interno). Fu, comunque, un importante passo in avanti, un’opportunità in più di partecipazione alle elezioni, ancora più preziosa in tempi in cui la metà del corpo elettorale diserta le urne.
Quest’anno, l’opportunità si ripropone rispetto al voto sui cinque referendum che la Corte Costituzionale ha ammesso e su cui si voterà in una domenica compresa fra il 15 aprile e il 15 giugno 2025. Rispetto al voto delle Elezioni Europee vi sono meno problemi tecnici e burocratici, poiché, mentre per le Europee vi erano liste elettorali diverse per ogni Circoscrizione elettorale, le cinque schede dei cinque referendum saranno uguali in tutta Italia.
Per fornire un contributo concreto, visti anche i tempi ristretti che ci separano dal voto, Europa Radicale ha inviato non solo una mail a tutti i parlamentari – richiedendo il loro impegno per una rapida approvazione di una norma ad hoc che consenta il voto ai referendum agli studenti fuori sed – ma anche, in allegato, una riformulazione dell’articolo 1-ter del decreto-legge n. 7/2024, adattato all’appuntamento referendario.
Siamo disponibili a collaborare sia con i parlamentari sia con le associazioni interessate non solamente per una rapida approvazione della norma ma, anche e soprattutto, per ottenere dal governo un’adeguata e capillare campagna di informazione agli studenti interessati.

Voto fuori sede per i referendum: la nostra proposta di legge inviata ai Parlamentari – europa radicale