Nelle nostre carceri si è consumato l’83esimo suicidio, e lo Stato resta a guardare senza intervenire in alcuni dei punti essenziali, come diminuire il sovraffollamento che non permette un reale percorso di recupero ai detenuti e la costruzione di un percorso dignitoso della persona.
La tragica morte di un ragazzo di 27 anni che si trovava in carcere, mentre doveva essere in comunità, in quanto tossicodipendente, dovrebbe far riflettere ognuno di noi sulla necessità di una riforma globale che ponga al centro le misure alternative” dichiarano Igor Boni e Federica Valcauda di Europa Radicale.
“Questi temi vengono oscurati dalla televisione pubblica: per questo stiamo continuando a raccogliere firme sull’appello alla Rai per portare il carcere in prima serata. Alle firme già raccolte si sono aggiunte nelle ultime ore quelle di Stefano Anastasia (Garante delle persone ristrette della libertà personale del Lazio) e di Caterina Pozzi (Presidente del CNCA). Questo tema deve essere parte integrante del dibattito pubblico” concludono gli esponenti radicali.

Per firmare l’appello alla Rai per uno speciale carcere in prima serata,

si può cliccare il seguente link: