Come in Moldova il voto degli emigrati rischia di essere determinante per assicurare l’approdo nell’Unione Europea ed evitare la deriva russa
Domani, sabato 26 ottobre, si terranno in Georgia elezioni politiche cruciali per il suo futuro. Il partito al potere da dieci anni, “Sogno georgiano”, filorusso, ha annunciato in campagna elettorale che in caso di vittoria renderà fuorilegge tutti i partiti di opposizione e metterà in prigione i loro esponenti (Putin insegna!).
I cittadini georgiani emigrati nel Nord Italia potranno votare presso il Consolato della Georgia di Milano (Via San Sisto n. 6).
Domani, alle ore 11:00. “Europa Radicale” e “Patto Atlantico” terrranno un flash mob vicino al consolato georgiano, in Piazza Mercanti (in caso di pioggia sotto i portici), esponendo uno striscione con la scritta “Georgia is not Russia”.
Giulio Manfredi e Federica Valcauda (Europa Radicale):
“Alle recenti elezioni in Moldova, il voto degli emigranti è stato decisivo per la vittoria risicata del referendum a favore del processo di integrazione nell’Unione Europea. Ci auguriamo che avvenga lo stesso in Georgia. Dal 1990 un milione e mezzo di persone di nazionalità georgiana ha lasciato il paese, che conta 3,7 milioni di abitanti.
Rivolgiamo un forte appello alla diaspora georgiana affinché utilizzi il voto di sabato per dire NO al programma molto chiaro ed esplicito di “Sogno georgiano”: una Georgia illiberale, satellite della Russia, come la Bielorussia di Lukashenko. E invitiamo i georgiani che voteranno a Milano a partecipare al nostro flash mob, per esprimere pubblicamente il loro desiderio di una Georgia in cammino verso l’Unione Europea, verso la democrazia e lo stato di diritto.
Ricordiamo che dal 26 al 29 ottobre quattro militanti di “Europa Radicale” (Igor Boni, Silvja Manzi, Chiara Squarcione e Francesco Iannuzzi) saranno a Tbilisi per monitorare le elezioni georginae, il dopo elezioni e per incontrare esponenti dell’opposizione democratica.